Portafortuna nel Mondo: I più Celebri e Famosi

Noi italiani, si sa, siamo piuttosto scaramantici e legati ad alcuni oggetti divenuti veri e propri amuleti portafortuna: coccinelle, quadrifogli, cornetti, ferri di cavallo… non c’è che l’imbarazzo della scelta!

PERCHE’ I PORTAFORTUNA SONO COSI’ DIFFUSI

Molti si ritengono già fortunati se possono godere di buona salute e di una discreta serenità dal punto di vista economico, e quindi custodiscono uno o più di questi piccoli oggetti convinti che in qualche modo portino bene.
Altri, un po’ più pretenziosi, confidano invece nel potere che questi amuleti potrebbero avere per portar nelle loro vite dei veri e propri colpi di fortuna: una vincita in denaro, la realizzazione di un sogno particolarmente ambizioso, una buona votazione ad un esame che si teme, il buon esito di un importante colloquio di lavoro, ecc.
Inoltre, portare con sé o avere in casa propria uno di questi portafortuna, ci dona sempre quella piccola tranquillità in più, come se qualcosa di non meglio definito ci proteggesse anche dalle malignità, dall’invidia, dalla cattiveria delle persone.
Senza dimenticare, poi, che i portafortuna sono oggetti che si prestano moltissimo per fare dei regalini ad amici e parenti: optare per un simpatico amuleto che, in qualche modo, richiami l’idea di buon auspicio, senz’altro risulta ben gradito da chiunque lo riceva. In fin dei conti, diciamolo pure: anche se tantissime persone sostengono di non credere granché nelle proprietà di questi oggetti, sotto sotto tutti li guardano con una certa simpatia, consapevoli del fatto che male non possono fare… dunque, nel dubbio, perché non provare?

UN TOUR MONDIALE

L’Italia non è comunque l’unico Paese che vanta un discreto numero di oggetti portafortuna, anzi. Facendo un tour virtuale attorno al mondo, scopriamo che sono tantissime le Nazioni in cui si attribuiscono doti particolari a certi oggetti simbolici.
Ecco per te una selezione di Paesi ed i rispettivi portafortuna più tipici:

    • EGITTO: Gli antichi egizi consideravano lo scarabeo come un animale sacro, molto probabilmente perché era solito collocare il proprio uovo all’interno di un involucro sferico fatto di sterco, per farlo poi rotolare sul terreno. Siccome questo gesto evocava loro Osiride, colui che faceva girare il mondo, questo animaletto assunse un significato particolare poiché veniva ritenuto in grado di proteggere dalle forze del male chiunque indossasse un amuleto che lo rappresentasse. Un altro motivo per cui lo scarabeo veniva apprezzato nell’antico Egitto dipende dalle sue funzioni per così dire ecologiche: questo insetto, infatti, utilizza anche il materiale organico che gli altri animali digeriscono ed eliminano fisiologicamente, e dunque in un certo senso funge da “spazzino”. Lo scarabeo venne anche associato all’immagine del sole che sorge e, dunque, visto come simbolo di rinascita.

 

    • TURCHIA E GRECIA: In questi due Paesi, il portafortuna per eccellenza è il cosiddetto Occhio di Allah, anche detto Nazar. Si tratta di una sorta di perla di vetro blu che viene impiegata per realizzare ciondoli, collane, bracciali, ecc. La tradizione vuole che questo particolare “sguardo”, portato sempre con sé, possa tener lontano il malocchio ed anche l’invidia altrui. Peraltro, i colori sono molto belli e risulta comunque un oggettino decisamente ornamentale.

 

    • SUD AFRICA: Abbiamo visto poco fa qual è l’amuleto tipico dell’Egitto, quindi di una parte del nord dell’Africa. A Sud, invece, sono molto diffuse le Bambole Ndebele. Per gli abitanti del luogo non sono da considerare come giocattoli, ma si tratta di veri e propri amuleti ritenuti sacri. Prendono il nome dalla tribù che le realizza interamente a mano: ce ne sono di tantissimi tipi diversi, ognuno dei quali ha un significato ben preciso. Ad esempio, la Bambola della Fertilità è generalmente donata alle donne prima del matrimonio, proprio come buon augurio affinché possano avere dei figli. Quella della Fortuna, invece, protegge dalle avversità e crea un legame tra uomo e divinità.

 

    • AUSTRALIA: Cambiando decisamente zona, uno dei talismani portafortuna tipici del Continente Australiano è il dente di squalo. Come molti sanno, l’Australia è per eccellenza la patria del surf ed è meta di tutti quei surfisti che, almeno una volta nella vita, vogliono confrontarsi con le onde incredibili di quell’oceano. In quelle acque, però, è sempre bene ricordare che vivono pure gli squali, motivo per cui si ritiene che portare al collo un ciondolo fatto proprio con un loro dente possa proteggere da attacchi indesiderati. Ma non è tutto: il dente di squalo, infatti, è anche considerato un portafortuna per chi pratica sport estremi, per chi gioca d’azzardo o in borsa e nelle cause giudiziarie.

 

    • ISRAELE E PAESI ARABI: In queste zone l’amuleto per eccellenza è la Mano di Fatima, che si fonda proprio sulle basi dell’ideologia islamica. Le cinque dita della mano, infatti, simboleggiano i cinque pilastri della fede islamica. Inoltre, la mano rappresenta comunque una protezione dal malocchio e dalle negatività. Nel corso dei secoli sono stati ritrovati dei reperti archeologici che collocherebbero le origini di questo portafortuna in tempi lontanissimi (culti di Inanna e Ishtar).

 

    • PERU’: In questa parte del Sud America, sono i Tumi ad essere considerati oggetti che portano fortuna: si tratta di particolari coltelli risalenti alle civiltà precolombiane e generalmente si appendono sulle porte di casa. Il Tumi è proprio simbolo nazionale del Perù, tanto che la sua immagine viene utilizzata anche per pubblicizzare il turismo.

 

    • AMERICA DEL NORD: Forse molti storceranno il naso e non approveranno la scelta, ma in molte zone del Nord America la zampa di coniglio viene utilizzata come amuleto portafortuna, probabilmente traendo origine da usanze diffuse in precedenza presso gli afroamericani residenti più a Sud. Tra i benefici che si attribuiscono a questo oggetto, vi è quello di favorire la fertilità.

 

  • GIAPPONE: Qui è il Maneki Neko, è bel gatto paffutello, realizzato di solito in porcellana o ceramica, ad essere considerato un portafortuna. Generalmente ha una zampetta alzata, talvolta la sinistra (per attirare i clienti) e talvolta la destra (per favorire i guadagni), o addirittura può averle entrambe sollevate. È piuttosto tipico trovarlo all’interno degli esercizi commerciali, in particolare nei ristoranti. Anche il colore ha la sua importanza, e ad ognuno corrisponde una particolare proprietà (il rosso per la salute, il rosa per l’amore, il giallo/oro per la ricchezza, ecc.).
    Questo bel micio non è però l’unico portafortuna simbolo del Giappone: anche gli Omamori lo sono. Si tratta di oggetti di vario genere, come possono essere ad esempio delle medagliette con fili colorati, oppure oggettini di legno o metallo da portare sempre con sé e, soprattutto, sacchettini di stoffa che custodiscono al loro interno un piccolo foglietto con sopra una preghiera. Ogni sacchettino deve essere a sua volta chiuso con uno speciale nodo che è parte integrante del portafortuna e che non dovrebbe sciogliersi mai, per non perdere la sua efficacia.