Il casco da bicicletta, un’ottima precauzione in strada

Il casco da bici non è obbligatorio per la guida in strada, ma resta comunque una delle preferenze di molti ciclisti che vogliono mantenere un alto livello di sicurezza, tenendo conto delle velocità, della distanza che percorreranno o del traffico in cui potrebbero imbattersi. Indossare un casco infatti garantisce una maggiore protezione, soprattutto se non ci si accontenta di un modello qualsiasi.

La scelta migliore sarebbe quella di valutare il modello di casco per bici di cui si necessita in base alle esigenze, in base a leggerezza, vestibilità ed aerazione.

Esistono in commercio un grande numero di caschi, per uomo, donna e bambino, raggruppabili anche per fasce di prezzo.

I migliori caschi da bici

Se ci si allena su una bici da corsa, magari in vista di una preparazione ad una gara, è utile procurarsi un buon casco da corsa, dotato di una calotta interna ed esterna. I migliori fondono queste due caratteristiche con una tecnologia detta In-Moulding, che aumenta ulteriormente la distribuzione dell’energia di un urto da caduta.

Questo genere di caschi sono molto leggeri, pesano circa 250 grammi, e molto aerodinamici, rimanendo saldi anche durante movimento bruschi e violenti. Hanno un’aerazione molto elevata, con molti punti aperti di ventilazione che permettono di tenere la testa fresca e asciutta nonostante lo sforzo.

Caschi leggermente più aperti, a nido d’ape possono essere usati su mezzi differenti, meglio se in città o in mountain bike, durante le vacanze. Il nido d’ape aumenta la ventilazione e la capacità di assorbimento, riducendo la resistenza all’aria.

Per un utilizzo più metropolitano esistono anche caschi con un design più cittadino, decorati con tessuto all’interno e all’esterno, restando comunque comodi e poco ingombranti. I migliori utilizzano fodere intercambiabili, per estate o inverno, e certamente non dovrebbero mancare di una luce o un led posteriore che permetta di essere individuato nel traffico durante le ore notturne.

Altro modello di casco, diverso dai precedenti, è utilizzato soprattutto dagli appassionati del brivido, ricorda infatti un tipico casco da motocross per via dell’estensione delle protezioni alla mascella, fino al mento. Permette quindi di essere più estremi, affrontare discese ripide e proteggere, oltre che il capo, anche il volto. I caschi migliori permettono inoltre di sganciare la visiera e la mentoniera, per essere utilizzato in contesti più tranquilli e occasionali.

Cambiare il casco da bici

Molto importante da tenere a mente, il casco non può essere utilizzato in eterno, a meno di non voler invalidare la propria sicurezza. A primo dubbio sulla sua affidabilità dovrebbe essere cambiato.

Ogni casco da bici andrebbe sempre tenuto pulito, e si dovrebbe evitare di farlo cadere, non bisogna poggiarlo sbatterlo a terra od utilizzarlo come sostegno del cavalletto: la calotta interna del casco si deformerà irrimediabilmente, in quanto è progettata per assorbire l’urto del cranio e per fare ciò non torna nella sua posizione originale, soprattutto dopo un incidente o una caduta.

Inoltre bisognerebbe evitare di dipingere la calotta esterna, soprattutto utilizzando verniciature o solventi aggressivi, per non rischiare di intaccare il rivestimento protettivo. La sicurezza, prima di tutto.