Moda Autunno Inverno 2020/2021 Uomo: Le principali tendenze
La moda della stagione autunno-inverno 2020/2021 non ci riserva grandi sorprese, e sembra quasi stonare con il clima di incertezza che è emerso nel frattempo, con la crisi sanitaria a livello mondiale che ha dato una battuta d’arresto anche al mercato del lusso.
Quindi sì, possiamo dire che la moda riparta con estro, ma non pare che abbia ingranato la quarta. Nell’uomo soprattutto, ritroviamo i grandi trend dell’anno passato, che iniziano a perdere terreno, e piccoli accenni delle passerelle scorse che prendono spazio. Andiamo a vedere:
LE SCARPE ELEGANTI
Sebbene sempre presenti, si interrompe l’imperialismo dittatoriale delle sneakers. Continuano ovviamente ad essere presenti, soprattutto nella loro versione chunky, con suole di gomma massicce e stratificazioni, con il bianco che resta la prima scelta nella vasta gamma cromatica.
Ma iniziano a prendere sempre più spazio le scarpe eleganti, nella figura delle Oxford, derby e, sempre più, del Chelsie boot. Complice di questa rivalsa delle scarpe eleganti è anche un cambio di marcia nei pantaloni maschili, dove il taglio sartoriale, quasi da cerimonia, raggiunge e supera l’oversize che fino ad ora era padrone indiscusso della moda maschile. La scarpa elegante si era già affacciata sulle passerelle con una forte presenza del mocassino, soprattutto in quelle estive, e con polacchini e anfibi in quella autunno- inverno 2019. Oggi la scarpa da uomo torna ai modelli più classici, quali appunto quelli della derby, la francesina e il Chelsie boot, sia nelle versioni lisce e lucide che in quelle impreziosite da fibbie laterali, frange e decorazioni brougue. Ne è un esempio la collezione di scarpe eleganti Soldini che torna ad un’immagine più classica, lasciando la scarpa il più semplice e lineare possibile, perché a parlare sia soprattutto il materiale, il vitello spazzolato e il velour, grande protagonista di questa stagione.
LA GIACCA
Anche questa moda autunno-inverno ci propone i piumini oversize, che più over veramente non si può. E proprio perché oramai il limite dei piumini è stato raggiunto, ecco che iniziano a fiorire pantaloni, giacche, blazer e completi interi in cui ritrovare al suo interno la forma dell’indossatore risulta più che mai difficile. Al contempo le forme diventano anche più spigolose, con tagli netti a livello delle spalle e dei risvolti, sperimentando in accostamenti di colori e sovrapposizioni materiche. La moda dell’oversize si evolve ed intraprende una nuova strada che sicuramente ritroveremo nella stagione primavera-estate.
IL COMPLETO
Molte Maison hanno voluto dare rilievo soprattutto all’artigianalità e alla tradizione in questa strana congiuntura per il mondo della moda, ed ecco che quello che salta agli occhi, insieme all’over-size di cui già si è detto, è il taglio estremamente classico, pulito ed elegante dei completi, in linee ed accostamenti di colori e materiali che declinano il completo elegante ad ogni fascia d’età.
La sfida della moda italiana si gioca molto su questo fronte con Dolce e Gabbana e Brunello Cucinelli che puntano sull’abito sartoriale , sulla tradizione italiana e sul tessuto, proponendo gessati, sale e pepe e tweed.
I COLORI
Anche nell’ambito dei colori si accentua il trand delle stagioni precedenti: ogni colore è valido. Anzi. Se l’anno scorso avevamo ancora una netta prevalenza di verde, kaki e beige, o dei colori fluo, quest’anno le passerelle non sembrano avere preferenze. Ogni colore è giusto per ogni capo, quindi anche i cappotti diventano rosa e i completi diventano rosso pompeiano, senza alcuna limitazione.
La vera sorpresa nel campo del colore è la presenza, piuttosto massiccia, del bianco, un colore che solitamente è bandito dalle passerelle autunno-invernali e che invece, in questa stagione, non conosce confini. Magari diventa un bianco sporco, reinventato ed adattato alla stagione, come accade nel caso di Dolce e Gabbana e dei suoi maglioni controtendenza.
LA MAGLIERIA
Il maglione non offre grosse novità se non nell’ispirazione delle sue fantasie. Come nella stagione precedente, infatti, la maglieria continua ad essere presente in passerella ricordandoci che la stagione invernale ha texture calde e materiche. Alle scene esotiche, pescate dalle spiagge di Malibù nonché all’immaginario nipponico, si sostituiscono le fantasie geometriche che non hanno limite, che rendono spigoloso e consistente il camouflage e che ipnotizzano lo spettatore, confondendolo e sbriciolando i confini del pullover o del gilet, come fa Prada, afferrando i classici e reinventandoli, come solo le grandi Maison sanno fare.
Quello che le passerelle non ci dicono e non possono dirci è invece quanto il mondo della moda verrà cambiato dalla pandemia globale e dalla nuova fiducia – o sfiducia – dei consumatori in questo nuovo, incerto, mondo.