Pluriball, storia e curiosità sul famoso prodotto per l’imballo

Storia del Pluriball

Non conta l’età o la professione, se si ha davanti un Pluriball è impossibile non farlo scoppiare.

Il famosissimo prodotto per l’imballaggio e noto antistress, inizialmente, non è stato creato per il suo utilizzo attuale, né tantomeno per placare ansie e stress.

Era sorto, infatti, negli anni 50 come bizzarra carta da parati. Fortunatamente per le industrie e aziende nel settore delle confezioni, questo metodo di interior design non prese piede e divenne un articolo per l’imballaggio dopo 4 anni grazie a Alfred Fielding e Marc Chavannes. La loro invenzione divenne un must negli imballaggi e il pluriball ha acquisito valore come fenomeno culturale.

Oggetto di studio scientifico e artistico, il pluriball ha ottenuto un posto d’onore all’interno della cultura di massa. Sono stati fatti perfino studi scientifici appositi per dimostrare l’effettivo fenomeno antistress dello scoppio delle bolle d’aria. Venivano studiate persone che avevano scoppiato le famosissime bolle e persone che invece non lo avevano fatto e il risultato è che le persone che hanno soddisfatto la loro voglia irrefrenabile e scoppiettante sono più calme e ben disposte rispetto alle altre.

Pluriball nell’arte

La maggior parte di noi la utilizza come antistress, ma per artisti come Bradley Hart la plastica da imballaggio ha una marcia in più e la utilizza come materiale per le sue opere d’arte.

Nelle bolle, l’artista inietta del colore acrilico nelle varie sfumature, fino a compiere delle riproduzioni di opere d’arte fenomenali, come se fosse un mosaico. Geniale!

Il Pluriball è protagonista indiscusso anche di molte opere di street art, come quelle di Fra.Biancoshock, che ha creato un movimento chiamato Effimerismo. Questo artista a Milano, su alcune fermate dell’autobus, ha messo a disposizione dei viaggiatori dei fogli in pluriball e, a seconda di quanto tempo manca per l’arrivo del bus, è possibile schiacciare le bolle d’aria. Si tratta di un approccio decisamente giocoso ma che ha una spiegazione scientifica.

Il pluriball è diventato iconico come metodo antistress tanto da tentare di ricrearne un simulatore. Mugen Puchi Puchi è di fatto il primo simulatore al mondo che imita sia la sensazione che si ha scoppiando le bollicine, sia il rumore dello scoppio stesso. È un gadget divertente della Kawakami Sangyo che promette di combattere lo stress!

Pluriball nelle industrie

Se da una parte ha una storia divertente dall’altra ha un’utilità in ambito industriale. È un materiale super utilizzato per imballaggi, è efficiente economico e fa il suo dovere. Protegge perfettamente anche i materiali più fragili e delicati e scongiura danni a prodotti inviati via corriere.

Rischia, però, di andare in pensione e di uscire dal mercato perché sostituito da altre tipologie di imballaggio più innovative, come i cuscini ad aria in plastica o le patatine in polistirolo.

I rotoli di Pluriball sono considerati ingombranti dalle aziende che pensano alla maggiorazione della produzione, rispetto a rotoli id plastica, successivamente gonfiati, per creare cuscinetti di aria per l’imballaggio. Ma nonostante l’aspetto retrò e il vecchio stile, il Pluriball rimane il più adorato e il miglior compagno di traslochi e Poliplast ha un mille-bolle di alta qualità.

È disponibile in rotoli o buste, assorbe perfettamente gli urti e vibrazioni garantendo massima sicurezza nel trasporto del contenuto. Il Pluriball è impermeabile ed è la soluzione ideale per qualsiasi tipo di imballaggio. È disponibile in diverse misure ma può essere personalizzato su richiesta, modificando spessore e dimensioni in base alle esigenze. È leggero, quindi non grava sul peso dell’imballaggio e le buste vengono vendute con diverse grammature (vedi la scheda del Pluriball su Poliplast.it). Può essere utilizzato insieme a polietilene espanso oppure insieme al cartene HD, ossia polietilene alta densità.