Psicologo e psicoterapeuta: qual è la differenza? Come capire a chi rivolgersi?

Psicologo e psicoterapeuta sono termini che vengono spesso confusi e/o sovrapposti. Si tende ad utilizzarli come fossero sinonimi, in realtà stanno ad indicare due figure professionali che hanno background accademici differenti e che svolgono attività diverse. Psicologo e psicoterapeuta lavorano entrambi su pazienti che soffrono di disturbi di natura comportamentale ed hanno lo stesso obiettivo: curare le cause da cui derivano il disagio psichico. Ciò che li differenzia sono gli strumenti utilizzati frutto del percorso formativo che hanno scelto di intraprendere. Esaminiamoli insieme per avere un’idea più chiara e capire quando è il caso di chiedere l’intervento di uno psicologo e quando quello di uno psicoterapeuta. In merito al perchè chiedere aiuto e per sfatare dei falsi miti, ti consigliamo di leggere questo contenuto: www.psicoterapiacarbonari.it (psicologo e psicoterapeuta di Anzio), capirai da te quanto sia importante “prendersi cura della propria salute e del proprio benessere”.

Il percorso formativo dello psicologo e del psicoterapeuta

In Italia per diventare psicologo questi sono gli step da seguire: laurea in psicologia, tirocinio formativo della durata di 1 anno, superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione professionale, iscrizione all’albo (sezione A) dell’Ordine degli Psicologi. Se manca l’iscrizione all’albo non si ha diritto ad esercitare la professione con il titolo di “Psicologo” ma soltanto con quello di “Dottore in Psicologia”. Dal 2001, con l’introduzione delle lauree triennali, è nata una nuova figura professionale: dottore in tecniche psicologiche. In questo caso il percorso formativo termina con un tirocinio di sei mesi e con l’esame di Stato che, se superato, permette l’iscrizione all’albo ma alla Sezione B dell’ordine degli psicologi. Per quanto concerne la formazione richiesta per diventare psicoterapeuta è necessario essere già in possesso del titolo di psicologo o medico chirurgo. È necessaria l’iscrizione ai rispettivi albi professionali che permette di accedere ad una scuola di specializzazione in Psicoterapia che deve essere riconosciuta dal MIUR; l’iter formativo ha una durata di 4 anni. In Italia di scuole di specializzazione se ne contano almeno 400, ciascuna ha un orientamento teorico differente che determina in seguito il tipo di approccio adottato (orientamento psicoanalitico, cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionale).

Psicologo e psicoterapeuta: in cosa si distinguono le professioni?

La figura professionale dello psicologo è caratterizzata da una maggiore trasversalità. Quest’ultimo infatti può svolgere la sua attività in molteplici settori: clinico, scolastico, imprenditoriale/sportivo ed accademico. Nel settore clinico si occupa della comprensione, prevenzione ed intervento per i problemi di natura psicologica e ha come obiettivo la promozione del benessere psicosociale e la gestione delle forme psicopatologiche. In quello scolastico promuove il recupero sociale degli individui che soffrono di problematiche di tipo comportamentale che inficiano la normale integrazione di tale soggetti. Nel settore imprenditoriale e sportivo si occupa di training per migliorare la struttura sociale del team e le relative prestazioni. In ambito accademico si occupa di ricerca ed insegnamento della materia. Gli strumenti che utilizza per la prevenzione e la cura dei disagi mentali sono il colloquio con il paziente, la valutazione del tipo di disagio psichico, tecniche e approcci adatti al paziente per superare o limitare i comportamenti negativi.

Il sostegno che fornisce ai pazienti non è farmacologico, non è infatti abilitato a prescrivere farmaci. A differenza di uno psicoterapeuta che ha scelto la formazione medica. Gli interventi di uno psicologo non possono mai presentarsi come terapia in quanto la terapia di riabilitazione richiede il titolo di psicoterapeuta. Questa è la principale differenza tra le due figure professionali. Lo psicoterapeuta è infatti l’unico professionista abilitato alla pratica della psicoterapia. Con questo termine si indica il trattamento di una vasta gamma di disturbi psicopatologici mediante l’interazione fra psicoterapeuta e paziente/coppia di pazienti/famiglia/gruppo di persone che soffrono del medesimo disagio. Questa netta distinzione tra le due professioni resta tale soltanto in campo teorico in quanto nella realtà i confini sono piuttosto labili e attualmente ancora oggetto di accesi dibattiti.

Sicuramente si può affermare che la preparazione di uno psicoterapeuta è più accurata in merito alla materia psicopatologica. Inoltre ha a disposizione strumenti e tecniche terapeutiche di intervento che possono essere apprese soltanto presso le scuole di specializzazione riconosciute dal MIUR. Infine lo psicoterapeuta sembra essere l’unica figura che può intervenire e curare i disturbi psichici, i disturbi della personalità, i traumi psicologici pregressi. In linea generale è il caso di rivolgersi ad uno psicoterapeuta quando i disturbi psicologi impattano in modo invalidante sulla propria salute, impedendone il normale svolgimento. Ansia, depressione, disturbi dell’alimentazione e della sfera sessuale sono alcuni esempi di casi in cui la psicoterapia e dunque lo psicoterapeuta sono fondamentali per recuperare il proprio benessere e quello delle persone che fanno parte della propria vita (familiare, sociale, lavorativa).