La vita dell’uomo sta dimezzando quella del pianeta ogni giorno di più con l’uso frequente di mezzi per spostarsi da un luogo all’altro e molti altri gas nocivi; oggi siamo consapevoli che l’aria che respiriamo è altamente inquinata ma non diamo il giusto peso alla questione. I ricercatori dell’Università Nazionale del Messico e del Centro di Ricerca di Studi Avanzati consapevoli di ciò, grazie a studi e ricerche approfondite, sono riusciti a scoprire qualcosa che potrebbe cambiare le sorti del pianeta.
I ricercatori hanno realizzato un biofiltro abbastanza strano e particolare, si tratta di un filtro fatto di gusci di noccioline e microorganismi che depurano l’aria inquinata nella maniera più efficace, economica e semplice possibile. La loro idea è quella di usare i funghi e i batteri che in genere si trovano nei gusci degli arachidi per catturare gli inquinanti nell’aria e al contempo rilasciare anidride carbonica e acqua.
Ma perché la scelta degli studiosi ricade proprio sui gusci degli arachidi? I ricercatori che hanno portato a termine l’esperimento hanno rivelato che il guscio degli arachidi ha una grande superficie di contatto con l’aria, e in questo modo i microrganismi si riproducono molto più rapidamente.
Per quanto riguarda i parassiti che sono stati coinvolti nella ricerca, uno è il Fusarium oxysporum, che si ciba di sostanze organiche morte e l’altro il Brevibacterium, che vive nel terreno. Per colonizzare un biofiltro è necessario attendere più o meno 28 giorni e alla fine il guscio, avrà un aspetto simile a quello dei filtri delle cappe che tutti abbiamo in casa.
Adesso l’obiettivo dell’università messicana è quello di commercializzare il biofiltro e nel frattempo lo scopo è creare un prototipo da mostrare in giro nelle scuole, così da poter dare agli studenti la possibilità di provare a replicarlo.