Chiunque oggi abbia un’età superiore ai 40 anni , avrà vissuto in parte, o nella sua interezza una delle pagine più buie della storia umana: la guerra in Vietnam.
Molti occidentali ne hanno solamente sentito parlare , ma quasi tutti hanno potuto contemplare la ferocia del conflitto, tra l’altro tipica di ogni guerra a prescindere degli schieramenti contrapposti, attraverso le innumerevoli pellicole Hollywodiane prodotte relativamente al genere di guerra, e quasi tutte descrittive del conflitto nel sud-est Asiatico.
Numerosi sono gli esempi di film capolavoro che hanno fatto riflettere milioni di persone sull’ insensatezza di quella guerra, ad esempio si potrebbero citare Platoon, Full Metal Jacket, nato il 4 Luglio, fino ad arrivare ai meno riflessivi ma molto popolari che hanno visto protagonista l’epopea del soldato Jhon Rambo.
Tale è stata la portata di pubblico interessato alla visione e al coinvolgimento esterno dell’azione bellica, che al giorno d’oggi, molti di quei luoghi, un tempo terreno di inaccettabili massacri di vite umane, sono diventati posti di incredibile attrazione turistiche, tanto da portare milioni di viaggiatori al mondo a svolgere un tour in Vietnam, alla ricerca della comprensione di una storia senza senso, ma che nell’immaginario collettivo di una certa generazione rappresenta un mito ancora da capire e inseguire.