Sconti sulla RC auto: sarà obbligatorio installare la scatola nera?

L’assicurazione sull’automobile è uno degli argomenti caldi per il nostro Paese, soprattutto per il Meridione.

E’ infatti risaputo che molte città del Sud hanno sempre lamentato un prezzo troppo alto per la RC auto: una realtà che, senza troppe difficoltà, ha invaso anche la tv in programmi di denuncia, oltre che il web e  la carta con svariate petizioni che sono state create nel corso del tempo.

Ma la situazione non si è mai davvero sbloccata.

Che sia per una questione logistica o “razzista”, il “premio” (che premio non è) delle assicurazioni è basato sul sesso dell’intestatario, sulla sua età e sul luogo di residenza.

Ma su cosa sarebbero stilate queste “categorie”?

E’ sempre vero che i giovani, essendo meno esperti, fanno più incidenti?
E’ sempre verificabile che gli anziani siano più pericolosi al volante delle persone di mezz’età?
E ancora, chi decreta che qualunque donna sia più pericolosa di un qualunque uomo alla guida?

E’ scientificamente provato che tutti i meridionali sono “imbroglioni” e, quindi, vadano puniti con tasse più alte da pagare?

La generalizzazione porta alla perdita di specificità, e questo infatti è proprio il caso dei guidatori di autovetture in Italia.

Perchè la risposta alle domande poste è NO, in tutti i casi. Non c’è alcuna certezza della totale fondatezza delle supposizioni fatte, ma si va per statistiche, finendo poi per punire ingiustamente chi non lo merita.

Le proteste di questi anni, in sostanza, si basavano su una richiesta concreta: rendere il premio assicurativo meritocratico, in modo da essere totalmente personalizzato in base alla “storia automobilistica” del guidatore intestatario.

Solo in questo modo ci sarebbe una sicura, certa e infallibile equità del trattamento per tutti: i furbi sarebbero puniti e i conducenti virtuosi premiati.

Si è pensato quindi all’introduzione di una “scatola nera” all’interno dei veicoli che possa monitorare costantemente l’andamento della guida.

Ma di cosa si tratta?

E’ un dispositivo mobile satellitare che per anni è stato strumento esclusivo di mezzi di trasporto particolari come aerei e navi.

Una volta installata registra dati come velocità, accelerazione e marce inserite durante la guida, riuscendo a risalire con precisione alle vere cause del sinistro, quando avviene, e alle sue modalità. In alcuni casi si rivela anche un ottimo alleato in caso di furto: alcune varianti, infatti posseggono un rilevatore gps incorporato in grado di rintracciare l’autoveicolo in tempo reale.

Le assicurazioni online, pubblicizzate negli ultimi anni anche dai media, sono sicuramente una valida alternativa per risparmiare, ma quelle che oggi sono già in grado di offrire un servizio comprensivo di scatola nera sono sicuramente le più affidabili in quanto a salvadanaio.

Ma non sempre, però, è tutto oro quello che luccica. Bisogna mettere a fuoco anche quali potrebbero essere gli eventuali “contro” di una situazione che sembra avere soltanto “pro”.

Innanzitutto l’installazione di uno strumento del genere è un deterrente per la privacy: questo dispositivo ha, infatti, un controllo diretto della velocità, che può risultare un fastidio per chi ha una guida più “furba”. Non bisogna pensare, infatti, che la scatola nera veda solo quello che serve a noi, perchè vede tutto indiscriminatamente! E saranno solo gli automobilisti davvero impeccabili a trarne vantaggio.

Altro elemento da non sottovalutare è il fatto che, in ogni caso, un ladro scaltro è in grado di disattivare un rilevatore satellitare.

In ogni caso, comunque, in questi giorni, il Ddl concorrenza 2016 dovrebbe passare alla commissione industria del Senato per la valutazione finale. Il provvedimento si propone di incentivare una corretta concorrenza in diversi settori, tra cui, appunto, anche quello delle assicurazioni auto.