SEO fai da te o con un consulente SEO, pro e contro delle due opzioni

Avere un portale, un sito di e-commerce, o un semplice blog in cima alla lista dei risultati di una ricerca Google è il sogno di ogni webmaster, e per far sì che ciò avvenga è necessario che i contenuti pubblicati rispettino determinati parametri. Questi parametri vengono imposti proprio da Google, e anche se alcuni possono essere molto specifici, nella maggior parte dei casi si tratta di semplici tracce, suggerimenti da seguire per assicurarsi una maggiore visibilità fra gli internauti che fanno determinate ricerche. Questo processo, ovvero quello di realizzare contenuti che permetteranno alla nostra pagina di essere in cima alla lista, si chiama SEO, acronimo di Search Engine Optimization ‘ottimizzazione per i motori di ricerca’, e se rispettato a dovere può sancire la fortuna di qualsiasi sito web.

Pregi e svantaggi di entrambe le scelte

Da qui nasce un problema di fondo, comune a molti webmaster: SEO fai-da-te o con l’ausilio di un consulente? Da un lato c’è la relativa facilità (e gratuità) con la quale è possibile apprendere le più basilari tecniche SEO, dall’altro sta il fatto che si tratta di uno studio lento e continuato, che richiede continui aggiornamenti e che quindi, se il tuo tempo devi dedicarlo per forza di cose ad altro, non potrà mai essere del tutto completo. Per questo, molti webmaster preferiscono affidarsi a consulenti SEO (o SEO specialist), i quali a seguito di una formazione sul campo, ed essendo quindi professionisti del settore, riescono ad applicare agevolmente tutte quelle tecniche di ottimizzazione che al newbie richiederebbero un maggiore sforzo di tempo. D’altro canto, un consulente SEO richiede giustamente un esborso in termini economici, che potrebbe non valere la candela nel caso in cui la figura alla quale ci affidiamo non riesca a farci raggiungere i risultati desiderati o sia addirittura del tutto incompetente.

Come agire allora?

La verità sta nel mezzo

Com’è noto, “la conoscenza è potere”, quindi un buon compromesso per salvare capra e cavoli – nonché per spendere il giusto e spenderlo bene – potrebbe essere quello di imparare in autonomia le più basilari tecniche SEO per poi affidarsi ad un professionista. Questo processo potrebbe sembrare lungo e a tratti ridondante, ma un’analisi più profonda dimostra che non è così.

Infatti, dedicare un po’ del tuo tempo all’apprendimento delle più note tecniche SEO ti permetterà di capire la natura della materia. Una volta acquisita confidenza dell’argomento, sebbene questo non farà di te un professionista, sarai diventato quantomeno più “sgamato” nel riuscire a selezionare il collaboratore più adatto alle tue esigenze. Inoltre, la formazione è totalmente gratuita, e non impiegherai molto a trovare delle guide tanto chiare quanto utili.

Ma il secondo passo importantissimo da fare dopo quello dell’autoapprendimento è quello del bagno di umiltà: ci sono troppi lavori che oggi vengono considerati alla portata di tutti (pensiamo ad esempio a quello del traduttore o del grafico) e raramente – per incompetenza o per supponenza – riusciamo ad ammettere che un progetto finalizzato da un professionista è di gran lunga migliore a quello messo in piedi da un apprendista alle prime armi. I risultati però prima o poi arrivano, e generalmente non si dissociano molto da un giusto rapporto fra la qualità del lavoro e la risposta del pubblico.

Conclusioni

Riassumendo, il consiglio generale per avere un sito ben ottimizzato in chiave SEO è quello di acquisire un’infarinatura generale dell’argomento per poi affidarsi ad un professionista del settore. Solo così potrai capire quanto il tuo collaboratore ne sappia più di te, e a che livello è davvero in grado di aiutarti.

Articolo offerto da Egidio Imbrogno – Consulente SEO Milano