Quando si parla di affettatrici, non si può certo non pensare alla mitica affettatrice Berkel. La prima vera e propria affettatrice, nata dalla geniale idea di Willhelmus Adrianus Van Beker, che alla fine dell’800 mise a punto un macchinario in grado di tagliare fette di carne o salumi, in modo perfettamente uniforme nel loro spessore. Creando infatti, una macchina che fosse in grado di riprodurre, attraverso una manovella, il movimento della mano che affetta la carne con il coltello, la mostrò subito durante la sua attività di macellaio, soddisfacendo lo scopo per il quale questa fu creata.
La prima affettatrice era composta da una grande lama circolare di tipo concavo, un volano che veniva azionato a mano ed era proprio quello che azionava il movimento meccanico che la mano avrebbe prodotto con il coltello, e un carrello mobile che avanzava verso la lama. Nacque così la prima macchina affettatrice Berkel. Convinto della sua idea, Berkel non si tirò indietro e cercò di commercializzare la sua affettatrice, dapprima solo in Olanda, poi in tutto il resto del mondo, ed il resto è ormai storia.
Se nel mondo sono presenti così tante affettatrici Berkel, il merito è anche del suo creatore che, con impegno e costanza, ha portato avanti la sua idea, trasformandola in realtà, ed innovandola sempre, rendendola sempre più competitiva sul mercato.
L’affettatrice Berkel oggi, è stata acquistata da un consorzio di imprenditori italiani, che ne ha preservato la qualità, l’innovazione del prodotto, l’affidabilità, la durata nel tempo, data anche dalla sua perfezione.
Si producono ancora affettatrici a volano, poiché queste, oltre ad essere considerate funzionali e di grande impatto visivo, in ristoranti e alberghi ma anche in case private, sono diventati degli oggetti ricercato e di culto. Per cui, chiunque possegga un’affettatrice Berkel, può considerarsi fortunato, poiché ha un vero e proprio tesoro in casa propria.
Berkel come status symbol
Un’affettatrice Berkel è stata ed è ancora oggi, un vero e proprio stile di vita. Chi la possiede, ne comprende l’eleganza e la sua unicità. Questo perché ogni affettatrice veniva costruita artigianalmente, per cui ogni esemplare avrà un particolare unico ed irripetibile, differenziandosi da ciò che viene prodotto in serie. Importante è anche la sua ricercatezza, circa la qualità dei materiali che venivano utilizzati per la costruzione delle affettatrici. Possedere un’affettatrice a volano è avere per se, un vero e proprio oggetto di design che può diventare un complemento d’arredo di gran pregio.
Un’affettatrice Berkel quindi, da cosa si riconosce? Sicuramente dalla sua forma elegante, dai movimenti che saranno armoniosi, dalla lama lucente e concava. Oltre questi piccoli particolari, ma di grande importanza, ricordiamo anche l’inconfondibile colore rosso di un’affettatrice Berkel che è in grado di farsi notare tra tutte, evocando un certo fascino storico, davvero di altri tempi.
Oggi sul mercato dell’antiquariato o tra collezionisti incalliti, sarà possibile trovare diversi modelli di affettatrici Berkel usate. Queste provengono o da eredità, e quindi vanno preservate anche come valore affettivo oltre che storico, o da tanti passaggi e vendite che i collezionisti fanno tra di loro.
Come riconoscere un’affettatrice usata? Prima di tutto se su questa vi sono stati interventi di restauro, bisogna capire quali sono gli elementi originali e quali no. Importante, per la valutazione di un’affettatrice Berkel usata è proprio questo. Oltre gli inconfondibili particolari che riguardino il colore rosso fiammante, o l’elegante nero, bisogna valutare l’originalità di tutti i pezzi cambiati.
Per cui, onde evitare che qualcuno frodi chi vuole acquistare un’affettatrice usata, è bene sempre rivolgersi a dei professionisti nel campo sia del restauro di queste prestigiose macchine, sia della vendita di affettatrici Berkel usate e restaurate. Artigiani del Restauro si occupa proprio di questo.
Di cosa si occupa la ditta Artigiani del Restauro e qual è la sua finalità
La ditta Artigiani del Restauro ha una sua officina meccanica con base industriale, ma conserva una mentalità fortemente radicata nei valori dell’artigianato, che sul mercato sta diventando una qualità imprescindibile per qualsiasi tipo di prodotto, poiché adesso c’è un ritorno all’originalità e all’unicità di un certo prodotto.
La ditta si occupa di restauro e vendita di affettatrici d’epoca Berkel usate. Possiede un laboratorio che assieme ai suoi dipendenti, diventa un centro che possiede elevata competenza tecnica in questo campo, ma soprattutto una valida specializzazione nella distinzione di materiali, componenti e prodotti di questo tipo di macchina che ha fatto la storia.
L’officina Artigiani del Restauro si sviluppa dall’azienda Slayer Blades Srl, da sempre punto di riferimento circa la produzione di lame per la casa, professionali ed industriali. Il titolare dell’azienda infatti, da sempre appassionato del restauro e di affettatrici d’epoca, ha fatto ancora una volta, della sua passione un’attività.
Grazie alla cura artigianale, alla professionalità e alle competenze acquisite circa l’attenzione a tutti i più piccoli particolari, è possibile fare opere di restauro su vecchie affettatrici d’epoca e di venderle, qualora siano state reperite dall’azienda stessa.
Grazie a queste competenze, valutare un’affettatrice Berkel usata, non è mai stato così semplice. Grazie all’officina, sarà possibile, prima di procedere al restauro, capire se si tratta di un’affettatrice originale Berkel, qual è il modello sottoposto e solo in ultimo, iniziare le opere di ristrutturazione per riportarle anche alla loro perfetta funzionalità.
Viene offerto al cliente un servizio completo che va dalla prima consulenza, circa il riconoscimento del modello, fino al prodotto restaurato con dovizia di particolari, pronto per essere mostrato nella propria attività o nel proprio salotto di casa. Per cui, affidarsi ad Artigiani del Restauro per acquistare una Berkel usata o farsene restaurare una che già si possiede, significa mettersi nelle migliori mani.
In officina potrete trovare diversi modelli, restaurati e pronti per essere acquistati. Sarà possibile trovare splendidi modelli di produzione antichissima. Infatti vi sono modelli risalenti al 1907 ed in produzione fino al 1916, il mitico “Modello L” che si distingue dalle altre per la tipica forma a fiore, che ha dato a Berkel la riconoscibilità delle sue macchine in tutto il mondo, segnando la scalata verso il successo imprenditoriale. Inoltre, i modelli pronti per essere acquistati, vanno fino alla produzione del 1980. Ogni modello viene diviso anche per stabilimento di provenienza, per la tipologia di volano, per il dietro lama e per le dimensioni.
Ogni affettatrice Berkel prima di essere venduta, viene controllata accuratamente, grazie ad uno scanner 3D che è in grado di verificare quali sono i componenti della macchina, quali sono i pezzi mancanti e successivamente questi potranno essere stampati o riordinati dall’azienda Berkel, che opera in Italia. In questo modo, si può procedere all’opera di restauro. In questa fase, l’affettatrice viene smontata, lavata, pulita da tutte le incrostazioni e sporcizia e si capisce se vi sono parti da sostituire, che siano in nichel o in altri materiali che non possono stare a contatto con gli alimenti. Dopo questi passaggi si utilizzano vernici non tossiche e tutte le opere di verniciatura e decorazione, verranno fatte completamente a mano, assicurando l’artigianalità del lavoro.